Studio d'Architettura FRANCHINI & ASSOCIATI
"I miei pensieri guidano la mano e la mano dimostra se il pensiero è giusto" (Mies van der Rohe)
San Giovanni Church
PROGETTO: Cappella liturgica
TEAM DI PROGETTO: Studio Franchini&Associati
COMMITTENTE: Diocesi di Verona
CRONOLOGIA: 2010 progetto; 2012 realizzazione
DATI DIMENSIONALI : 47 mq
LOCALIZZAZIONE: Sant’Anna d’Alfaedo (Verona)
DESCRIZIONE
Il progetto riguardava l’inserimento di una cappella per le celebrazioni in una struttura ricettiva e ricreativa oggetto di una più ampia ristrutturazione. L’intervento, che poteva essere liquidato con una semplice stanza da adibire ai momenti liturgici, è stato invece pensato e realizzato come un unicum, una piccola chiesa che avesse, pur nelle sue limitate dimensioni, gli spazi ed un linguaggio architettonico degni dell’uso a cui erano stati destinati. L’architettura ha voluto privilegiare in modo particolare due elementi: la pietra e la luce. La pietra come idea di solidità, di affidabilità e di protezione. Le pietre che formano l’abside ci ricordano “la” pietra sulla quale fondare la vita: Gesù Cristo, parola di Dio fatta carne. Nelle fondazioni della chiesa è stata murata, la pagina del Vangelo che invita a fare della parola di Cristo la roccia sulla quale costruire la propria casa (Mt 7,24-27). La luce entra nella chiesa solo attraverso la croce, che ha al centro, come in un abbraccio, il tabernacolo, dove Cristo Eucarestia è presente: il pane e la luce diventano elementi fondamentali per il cammino umano. La croce diviene quindi, come nella vita, l'unico modo per vedere con occhi autentici il mondo esterno, allo stesso tempo, è l'unico modo che abbiamo, qui come nella vita, perché la luce entri e possa illuminare. All’esterno, sul retro del tabernacolo al centro della croce, è posta una pietra con il Cristogramma “ichthýs” traslitterazione in caratteri latini della parola in greco antico ΙΧΘΥΣ, che letteralmente significa “pesce”. È un acronimo formato con le iniziali della frase greca: “Gesù Cristo, figlio di Dio, Salvatore” uno dei più antichi simboli cristiani giunti fino a noi, usato per indicare che “qui c'e' Cristo”.
TEAM DI PROGETTO: Studio Franchini&Associati
COMMITTENTE: Diocesi di Verona
CRONOLOGIA: 2010 progetto; 2012 realizzazione
DATI DIMENSIONALI : 47 mq
LOCALIZZAZIONE: Sant’Anna d’Alfaedo (Verona)
DESCRIZIONE
Il progetto riguardava l’inserimento di una cappella per le celebrazioni in una struttura ricettiva e ricreativa oggetto di una più ampia ristrutturazione. L’intervento, che poteva essere liquidato con una semplice stanza da adibire ai momenti liturgici, è stato invece pensato e realizzato come un unicum, una piccola chiesa che avesse, pur nelle sue limitate dimensioni, gli spazi ed un linguaggio architettonico degni dell’uso a cui erano stati destinati. L’architettura ha voluto privilegiare in modo particolare due elementi: la pietra e la luce. La pietra come idea di solidità, di affidabilità e di protezione. Le pietre che formano l’abside ci ricordano “la” pietra sulla quale fondare la vita: Gesù Cristo, parola di Dio fatta carne. Nelle fondazioni della chiesa è stata murata, la pagina del Vangelo che invita a fare della parola di Cristo la roccia sulla quale costruire la propria casa (Mt 7,24-27). La luce entra nella chiesa solo attraverso la croce, che ha al centro, come in un abbraccio, il tabernacolo, dove Cristo Eucarestia è presente: il pane e la luce diventano elementi fondamentali per il cammino umano. La croce diviene quindi, come nella vita, l'unico modo per vedere con occhi autentici il mondo esterno, allo stesso tempo, è l'unico modo che abbiamo, qui come nella vita, perché la luce entri e possa illuminare. All’esterno, sul retro del tabernacolo al centro della croce, è posta una pietra con il Cristogramma “ichthýs” traslitterazione in caratteri latini della parola in greco antico ΙΧΘΥΣ, che letteralmente significa “pesce”. È un acronimo formato con le iniziali della frase greca: “Gesù Cristo, figlio di Dio, Salvatore” uno dei più antichi simboli cristiani giunti fino a noi, usato per indicare che “qui c'e' Cristo”.
