
Studio d'Architettura FRANCHINI & ASSOCIATI
"I miei pensieri guidano la mano e la mano dimostra se il pensiero è giusto" (Mies van der Rohe)
PROGETTO: Logo Studio
TEAM DI PROGETTO: Studio Franchini&Associati
COMMITTENTE: Studio Franchini&Associati
CRONOLOGIA: 2012 progetto grafico
DESCRIZIONE
L’esigenza fondamentale di un logo è quella di rappresentare nel modo più chiaro e semplice possibile un prodotto. Il prodotto, in questo caso, è lo Studio di Architettura e il disegno ha quindi come obiettivo principale quello di raffigurare il nostro lavoro: l’idea di una proporzione, di una regola compositiva, di un ordine che in architettura governa numerosi progetti passati e futuri. Con questo si vuole trasportare il processo compositivo architettonico di un progetto nella creazione del logo.
Il progetto nasce da uno sviluppo di un idioma controllato da leggi obiettive che regolano i rapporti tra gli elementi; è proprio questo il concetto base usato per la costruzione delle prime linee e delle prime curve che andranno a formare il logo finale. Proporzione alla base di tutto e una doppia F che forma lo studio associato. Due soci, due F.
Dato che l’impronta soggettiva di chi progetta non può essere lasciata all’irrazionalità ma essere segnata da una regola, si progetta questo logo tramite una griglia strutturale. Ed ecco che si crea un F stilizzata, allungata e deformata da linee e da curve che seguono moduli e proporzioni forti come quella della sezione Aurea.
Vi è una rotazione attorno all’asse verticale della lettera F e una composizione “a incastro” che oltre a rappresentare le due F specchiate riesce a formare la lettera A di Architettura.
“Chiarezza costruttiva portata alla sua espressione esatta. Questo è ciò che io chiamo architettura” cit. Mies van der Rohe
TEAM DI PROGETTO: Studio Franchini&Associati
COMMITTENTE: Studio Franchini&Associati
CRONOLOGIA: 2012 progetto grafico
DESCRIZIONE
L’esigenza fondamentale di un logo è quella di rappresentare nel modo più chiaro e semplice possibile un prodotto. Il prodotto, in questo caso, è lo Studio di Architettura e il disegno ha quindi come obiettivo principale quello di raffigurare il nostro lavoro: l’idea di una proporzione, di una regola compositiva, di un ordine che in architettura governa numerosi progetti passati e futuri. Con questo si vuole trasportare il processo compositivo architettonico di un progetto nella creazione del logo.
Il progetto nasce da uno sviluppo di un idioma controllato da leggi obiettive che regolano i rapporti tra gli elementi; è proprio questo il concetto base usato per la costruzione delle prime linee e delle prime curve che andranno a formare il logo finale. Proporzione alla base di tutto e una doppia F che forma lo studio associato. Due soci, due F.
Dato che l’impronta soggettiva di chi progetta non può essere lasciata all’irrazionalità ma essere segnata da una regola, si progetta questo logo tramite una griglia strutturale. Ed ecco che si crea un F stilizzata, allungata e deformata da linee e da curve che seguono moduli e proporzioni forti come quella della sezione Aurea.
Vi è una rotazione attorno all’asse verticale della lettera F e una composizione “a incastro” che oltre a rappresentare le due F specchiate riesce a formare la lettera A di Architettura.
“Chiarezza costruttiva portata alla sua espressione esatta. Questo è ciò che io chiamo architettura” cit. Mies van der Rohe